Descrizione
AVANZAMENTI NELL’ALLENAMENTO FUNZIONALE
DI MICHAEL BOYLE
Tecniche di allenamento per allenatori, personal trainer ed atleti.
Introduzione: Mark Verstegen
Prefazione: Alwyn Cosgrove
Pagine 320
Il programma perfetto è per me il Sacro Graal. Un giorno sarò capace di guardare qualcuno e sapere esattamente quello che gli devo far fare e perché. Non lo posso dire adesso. Questo libro sottolinea gli ultimi cinque anni del viaggio verso quel programma perfetto.
Quando alleni coloro che si guadagnano da vivere con lo sport, ti assumi una responsabilità. Adesso devi migliorare un’altra persona senza danneggiare il suo potenziale di guadagno. Quando alleni i bambini di qualcuno ti assumi una responsabilità ancora più grande. Speri di creare atleti migliori e persone migliori. Entrambi i lavori richiedono grande pensiero e grande cura.
Se stai leggendo questo c’è una buona probabilità che ci assomigliamo molto e per noi, così come l’onda perfetta per il surfista, il programma perfetto è elusivo. La mia esperienza nel campo dell’allenamento funzionale è tanta e sono lieto di condividere tutte queste nuove informazioni con chi vorrà leggere il mio manuale. Le informazioni ci arrivano rapidamente e molte delle verità auto evidenti non appaiono più così blindate. Fare più o meno stretching? Fare squat con una o due gambe? Cosa sappiamo veramente?
L’allenamento è semplice. Un amico lo disse in maniera eloquente: spingi qualcosa, tira qualcosa, e fai qualcosa per le tue gambe. Aggiungi alcuni rollouts e hai un allenamento per tutto il corpo. Non è il cosa quanto il come. Quanto spesso, quanti? In molti casi semplicemente come. Una gamba o due, bilancieri o manubri? La verità è che l’allenamento semplice e impegnativo è ciò che serve.
La mia vita è stata un viaggio nel quale sono passato da un’attrezzatura da 55 chili della York al Powerlifting a qualcosa che chiamiamo preparazione della forza. Alla fine sono passato dalla preparazione atletica per arrivare ad essere uno specialista nel miglioramento della performance.
Se leggerete il mio libro, Avanzamenti nell’Allenamento Funzionale, esplorerete il continuo mistero dell’allenamento funzionale. Sono sicuro che, alla fine del libro, sentirete come se aveste fatto un altro passo verso il programma perfetto, quello che produce risultati eccellenti senza causare infortuni.
Introduzione
Sono stato estremamente onorato quando Michael mi ha chiesto di scrivere l’introduzione e di buttar giù le basi di ciò che state andando a leggere dando uno sguardo indietro al nostro primo incontro, e a dove fosse il nostro campo a quel tempo.
Nei primi anni ’90, ero un giovane preparatore atletico idealista in una delle migliori posizioni nello sport universitario. Ho sentito una profonda responsabilità nei confronti dei miei atleti e il desiderio di non lasciare nessuna cosa intentata, e così ho lasciato il giro della NCAA per creare quella che sarebbe stata il primo centro indipendente per la performance del nostro paese, che ho chiamato International Performance Insitute.
Per quanto possa sembrare eclatante, ero da solo, in un mare di campi da tennis e di ragazzi alla Bollettieri Sports Academy, che ora si chiama IMG, a Bradenton, in Florida. Non avevamo strutture, personale o risorse economiche, per fare molto, e abbiamo dovuto farci strada da soli, ciò che alimenta un allenatore concentrato, un po’ naive ma con un’indiscutibile determinazione.
Col senno di poi, queste risorse limitate furono la più grande benedizione di tutti i tempi, dato che ci necessitò un approccio sistematico e creativo. Con il tempo, abbiamo costruito un team giovane e motivato, che portava avanti un sistema integrato di attitudine mentale, nutrizione, movimento e recupero. Nel corso di quattro anni abbiamo fatto con quello che avevamo, e siamo stati onorati di supportare atleti di punta nel tennis, nel football americano, nel calcio, nel baseball e nel basket, dai giovani ai professionisti.
Ai vecchi tempi, prima che ci fosse quello che ora è chiamato functional training, oppure l’industria dei centri per la performance, e anche prima che ci fosse internet con i suoi esperti di internet a fare un sovraccarico di informazioni, c’era un tempo nel quale si sentiva dire, o si leggeva (sulla carta!) di qualcuno che faceva qualcosa di speciale, usualmente da qualche parte tra l’Europa, l’Australia, l’Asia o le Americhe.
Questo è come e quando ho incontrato per la prima volta Michael. Lui aveva letto qualcosa a riguardo del nostro gruppo su Outside o sullo Smithsonian Magazine, e ha convinto la sua famiglia a fare una vacanza in Florida, dove sarebbe potuto venire a valutare in prima persona. Un mese dopo, eravamo occupati ad allenare gli atleti, mentre Michael stava seduto tranquillamente da una parte. Non avevo idea cosa pensasse mentre stava osservando il caos controllato attraverso il quale avevamo fatto passare trenta professionisti e qualche centinaio di ragazzi tra gli otto e i diciotto anni, quella mattina.
Michael era stato allevato da genitori meravigliosi che insegnavano a Boston. I suoi sforzi continui nel New England gli avevano permesso di allenare i Bruins della NHL, la squadra di hockey della Boston University, e di creare la Mike Boyle Strength and Conditioning, sfornando atleti come una fabbrica e creando il primo centro di preparazione per la Combine (serie di test fisici per i giocatori di football, ndT) di successo, spesso tutto nello stesso giorno.
Così avete avuto modo di leggere come Michael sia una persona che difficilmente si arrende, ma queste sono state le sue stesse parole nei primi trenta secondi della nostra chiacchierata quel giorno. Che cosa lo avrebbe poi potuto arrestare? Non l’essere accolto a braccia aperte in un momento storico nel quale l’industria della preparazione atletica aveva testosterone, ego, insicurezza alti, e rispetto e apertura mentale bassi.
Avevo fatto solo una semplice richiesta: avrebbe potuto fare un piccolo discorso alla nostra squadra durante la breve pausa pranzo? In retrospettiva, ciò che lo sorprese, fu probabilmente la nostra cultura, inaspettata, il nostro coinvolgerlo, l’accoglierlo a braccia aperte, il nostro desiderio di imparare e condividere con lui.
E gli ho pure chiesto di darci una valutazione completamente onesta dei nostri allenamenti. Ciò stabilì il tono della nostra relazione, e questi sono alcuni dei valori che spero abbiano influenzato positivamente la nostra industria negli ultimi quindici anni.
Michael Boyle che cosa ha a che fare tutto ciò con Michael Boyle e il suo secondo libro sul functional training? Tutto.
Ho speso la mia vita viaggiando per il mondo a cercare la scienza e le persone dietro i sistemi d’allenamento di successo che portano a una prestazione sostenibile. Questo libro è una grande opera che intreccia informazioni fantastiche con piani d’allenamento efficaci e provati che potete usare personalmente con i vostri clienti.
Se volete avere successo, guardate più in profondità a ciò che può essere preso da questo libro: è l’uomo e l’attitudine mentale dietro questo lavoro che dovrebbero essere studiati e celebrati.
La vita di Michael Boyle fatta di dedizione giornaliera all’aumentare le sue conoscenze e digerire le informazioni in sistemi sostenibili che egli impiega con passione con le sue stesse mani è il vero segreto del successo.
Ancora più importante è stato il suo coraggio di condividere i suoi pensieri, spesso divertenti e non convenzionali, su argomenti difficili che hanno messo alla prova tutte le nostre credenze, aiutando a far evolvere rapidamente il nostro campo in ciò che conosciamo oggi.
Egli è la prima persona a riconoscere i propri errori, e spesso lo fa condividendo non solo i suoi successi, ma anche i suoi fallimenti che stimolano il ragionamento, permettendoci di imparare in ogni modo.
Nei quindici anni dal nostro primo incontro, noi (voi inclusi), abbiamo creato una passione per la prestazione, plasmando un’industria piccola in una piattaforma veramente globale che va al di fuori della preparazione atletica e raggiunge il gioco della vita.
La crescita in se stessa non è sempre positiva; la crescita con l’integrità lo è. La nostra società è malata, dagli adolescenti agli adulti sedentari, agli atleti che prendono scorciatoie. Il modello medico reattivo è completamente rotto, ed è divenuto ovvio che la soluzione si trova nelle opzioni proattive nei campi dell’attitudine mentale, della nutrizione, del movimento e del recupero.
Dipende dalla nostra industria della prestazione il fornire sistemi di allenamento efficienti, personalizzati, e scientifici, che portino le persone a vite realizzate, sane e felici. L’unico modo per fare questo è farlo assieme, con menti aperte, studiando, ricercando, condividendo ed elevando gli altri nel processo.
Questa è la cultura di quel primo incontro che ha avuto il ruolo di fondamento e strategia per far crescere l’industria con leaders disinteressati come Michael Boyle, Gray Cook, Greg Rose, i ricercatori e le molte altre persone guidate da Chris Poirier della Perform Better che hanno offerto alla nostra industria valore educativo con valori.
Io credo che troverete questo libro un approccio sistematico e approfondito che dà senso al sovraccarico di informazioni esistente in questo tempo di rapide evoluzioni. Se c’è una persona capace di fare questo, con le sue confidenti ma ben ponderate opinioni costruite attraverso successi sostenibili, questo è Michael Boyle, un uomo all’assoluto vertice del suo gioco.
Ancor di più, io spero che trarrete ciò che fa di lui un professionista di così grande successo. Cercate ciò che sta dietro il sistema per crescere professionalmente contemporaneamente al rendere più profonde la vostra passione e responsabilità. Michael segue la contagiosa linea di evoluzione del grande Al Vermeil, e io spero che voi seguirete le sue orme per il miglioramento del nostro campo.
Mark Verstegen
Presidente/Fondatore Athletes’ Performance
Creatore del Core Performance System
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