Descrizione
Allenamento Strongman Applicato allo Sport, stile Poliquin.
di Charles Poliquin
100 pagine
SOMMARIO
1. LAVORO CON LA SLITTA
2. LA CAMMINATA DEL CONTADINO
3. SUPER GIOGO
4. DISTENSIONE DEL TRONCO SOPRA LA TESTA
5. RIBALTAMENTO DEL PNEUMATICO
6. SERIE COMPOSTE PER LA RESISTENZA
7. IL POLIQUIN INTERNATIONAL CERTIFICATION PROGRAM (PICP)
INTRODUZIONE
Dato che l’allenamento strongman sta diventando sempre più popolare come modalità di preparazione atletica, è fondamentale capire perché sia così efficace.
Questo capitolo avrebbe potuto essere intitolato più appropriatamente “L’allenamento funzionale per lo sport”, ma il termine allenamento funzionale è stato così tante volte male interpretato che sarebbe stato inevitabile associarlo a qualcosa di sbagliato.
Perciò, un chiarimento è d’obbligo.
Molti allenatori hanno erroneamente interpretato l’espressione core training come sinonimo di allenamento funzionale.
Credono che, lavorando sulla muscolatura del torso (muscoli retto e trasverso addominali e obliqui esterni) per ottenere un atleta più preparato, si esegua automaticamente un allenamento funzionale.
Ma non è così.
Il core training rinforza soltanto gli addominali.
Rinforzare questi muscoli è importante, ma è solo un aspetto di tutto l’insieme.
Il core training non dovrebbe essere dominante all’interno di un programma – cosa che invece si verifica spesso, sia a livello privato che istituzionale.
L’allenamento diretto degli addominali deve essere eseguito solo periodicamente all’interno del ciclo annuale.
Con un programma ben progettato e con una tecnica adeguata, la muscolatura addominale viene abbondantemente sollecitata eseguendo i principali esercizi per la forza oltre agli sport che si praticano nel corso dell’anno.
Per allenamento funzionale s’intende l’esecuzione di movimenti direttamente legati a quelli necessari per un particolare sport, con l’ovvio intento di migliorare le performance dell’atleta.
L’inefficacia di alcuni metodi, anche molto famosi, di preparazione funzionale degli atleti è dovuta a diverse cause, fra cui le seguenti:
1) La maggior parte degli approcci all’allenamento funzionale è inadeguata, perché la resistenza utilizzata è insufficiente.
Alcuni studi hanno dimostrato che una resistenza inferiore al 60% del peso corporeo, a meno che non vengano utilizzati strumenti particolari come fasce e catene, non stimola a sufficienza il tessuto muscolare per rendere possibile un aumento della forza.
2) I metodi comunemente utilizzati nei programmi di allenamento funzionale non rispecchiano le condizioni “del campo”.
Gli esercizi eseguiti su piattaforme o apparati instabili come Swiss ball, piattaforme traballanti o su imbottiture spesse sono più utili quando eseguiti durante le riabilitazioni perché, nelle attività agonistiche, esistono davvero pochissime superfici di questo genere.
3) L’utilizzo di Swiss ball, piattaforme di equilibrio, fasce “terapeutiche” e altri tipi di equipaggiamento di questo genere può generare una stimolazione addominale, ma non permette un allenamento specifico per lo sport.
Questi strumenti sono utili nell’allenamento diretto degli addominali e, di nuovo, nei programmi di riabilitazione, ma al di là di questo hanno una funzione molto limitata in un qualsiasi programma di preparazione atletica.
Non sono in grado di sviluppare la forza.
Come conseguenza di questi programmi di allenamento funzionale mal progettati, che si basano sui concetti sopracitati, esistono tanti atleti sufficientemente sviluppati a livello addominale, ma molto deboli nel resto del corpo.
“Addominali e riabilitazione” potrebbe essere uno slogan appropriato, che permetterebbe di farsi un’idea più precisa sui reali effetti di Swiss ball e compagnia.
Le pubblicità che garantiscono effetti ulteriori servono solo a sostentare un’intera industria, che si basa sulla vendita di gadget inefficaci come questi.
Purtroppo, la credenza che questi oggetti siano strumenti necessari per lo sviluppo della forza e della velocità, si è radicata con successo nella mente di allenatori e genitori di tutto il mondo.
Tuttavia, la verità è che un atleta più forte e che abbia una tecnica sportiva ben sviluppata, è un atleta superiore.
E quest’affermazione è particolarmente vera per gli sport di contatto.
Riteniamo che un allenamento strongman modificato sia un approccio di gran lunga più efficace per lo sviluppo di una forza che possa essere messa a servizio degli sport.
A tal proposito, questo libro parlerà di come sfruttare la camminata del contadino, il super giogo, il ribaltamento del pneumatico e il trascinamento della slitta e delle loro combinazioni, intesi come esercizi di preparazione atletica.
L’utilizzo appropriato degli esercizi si basa sui seguenti concetti:
1) Un vero allenamento funzionale può essere eseguito solo utilizzando una resistenza significativa e modificabile applicata ai movimenti specifici dello sport in questione.
2) Il risultato dell’applicazione adeguata dell’allenamento strongman modificato è una forza sfruttabile nello sport, che si rivela particolarmente utile in sport di contatto come hockey, football, rugby, arti marziali, lotta, basket e così via.
3) L’utilizzo di questi metodi può essere classificato sotto due categorie generali: a) specifico per lo sport, come detto prima e b) parte di un programma di preparazione atletica generale per la maggior parte degli sport.
4) Tutti gli esercizi descritti in questo libro devono essere considerati come qualsiasi altro movimento eseguito con i pesi come lo squat o il power clean, ossia facendo attenzione alla progressione, alla tecnica, alle misure di sicurezza, alla periodizzazione e al recupero.
Sebbene esistano delle ricerche relative a queste tecniche, il continuo incremento del loro utilizzo nei principali programmi di allenamento di atleti universitari e professionisti è una riprova della loro efficacia.
Gli allenatori, a questi livelli, non possono permettersi di vanificare il preziosissimo tempo dedicato alla preparazione atletica con metodi mediocri.
Potrete vedere all’opera le tecniche superiori dell’allenamento strongman modificato all’University of Iowa, University of Nevada, Las Vegas, all’Arizona State University, così come a livelli professionistici in NFL, NHL, MLB e in un’ampia varietà di sport olimpici.
Prima di mettere in pratica una qualsiasi delle tecniche descritte in questo libro, è necessario capire che questi movimenti non sono in alcun modo meno pericolosi di qualsiasi altro movimento per la forza e, proprio come ogni altro esercizio, richiedono una conoscenza sufficiente della tecnica e un’ampia consapevolezza delle misure di sicurezza. La sostanza è questa: allenatevi duramente, ma con la testa!
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